La sessione è alle porte e quale studente non ha mai desiderato una bacchetta magica, così da superare più esami contemporaneamente? Sembra impossibile, ma in casi estremi si può fare.
Le complicazioni a cui si va incontro sono molteplici. Bisogna partire dal presupposto che l’ansia, la disorganizzazione e la demotivazione saranno i principali nemici da sconfiggere.
Pianificazione
Per poter studiare più materie insieme è necessario organizzarsi bene, il disordine rende tutto meno efficiente e fa perdere tempo.
I consigli per la pianificazione sono:
- Sapere con certezza quanti esami intendiamo preparare;
- Abbinare una materia che ci risulta più noiosa e pesante con una più facile e interessante, così da alleggerire il carico di lavoro;
- Dedicarsi prima alla materia più difficile.
Il metodo
Nella disperazione più totale in piena sessione d’esami, è fondamentale avere un metodo di studio adatto cercando di costruire una scaletta con gli obiettivi e stabilire le tempistiche per avere delle linee guida di riferimento.
I punti fondamentali per un metodo di studio adeguato sono:
- Materiale di studio. Prima di tutto, è fondamentale seguire attivamente le lezioni, così da ricordare gli argomenti, le teorie, gli esercizi, prima d’iniziare a studiare da zero. Cominciare essendo in possesso di ogni manuale, dispensa e di tutti gli appuntipossibili.
- Gestione del tempo. Una volta a conoscenza del materiale, bisogna fare una propria programmazione degli argomenti, dunque una divisione dei tempi da dedicare agli esami: ponendo degli obiettivi. Per esempio: ci si può dedicare metà giornata ad una materia, metà ad un’altra.
- Appunti. Grandissimi alleati nell’accorciare i tempi e semplificare le ripetizioni, saranno gli schemi, i riassunti o gli appunti.
- Gruppi di studio. Studiare in gruppo o anche solo con un amico, aiuta incredibilmente: dividere il carico di studio, condividere i ritmi e i tempi stretti spronandovi a vicenda, trovare dei metodi pratici e condivisibili, confrontare le idee e ampliare le conoscenze.
Ricordati assolutamente di:
- Prendere delle pause: mai ridurre in fumo il cervello, non si riesce a portare a termine il lavoro.
- Partire (per una maggiore sicurezza) dagli argomenti più richiesti.
- Non preparare più di 3 esami: non siamo troppo pretenziosi con noi stessi e con il fato.
Tecnica del pomodoro
Restando sulla questione della gestione del tempo e le relative pause, una delle tecniche più famose a riguardo, è proprio la tecnica del pomodoro.
La tecnica del pomodoro è un metodo di gestione del tempo ideato alla fine degli anni ’80 da Francesco Cirillo, sviluppatore software ed imprenditore di origini italiane. Il nome deriva da quei timer a forma di pomodoro, spesso utilizzati in cucina per tenere sott’occhio i tempi di cottura. Fu proprio uno di questi timer a “salvare” i risultati accademici del giovane Cirillo.
La seguente tecnica si articola in cinque passi:
- scegliere un argomento da studiare
- impostare il timer a 25 minuti
- al termine dei 25 minuti, dunque al trillo del timer, prendersi una pausa di 5 minuti
- ogni quattro “pomodori” (rush di concentrazione da 25 minuti), prendersi una paura di 25-30 minuti
Questa tecnica va applicata nei momenti di acqua alla gola: non si può studiare con la medesima per tutti gli esami all’Università.
Conclusione
È bene sapere come salvarsi nei casi di estrema necessità, a patto che non sia la regola, perchè si consiglia idealmente di affrontare sempre un esame per volta.
Contro assoluto di questi metodi, è ovviamente la memoria a breve termine e di conseguenza ricorderemo ben poco di tutto quello che abbiamo studiato.