Il secondo film nella top list Unibastore? Dopo “A Beautiful Mind”, questa settimana abbiamo selezionato per te “La teoria del tutto”. Un altro capolavoro di celebrazione del genio umano.
Trama La teoria del tutto
La teoria del tutto, film del 2014 diretto da James Marsh, è l’adattamento cinematografico della biografia “Verso l’infinito” di Jane Wilde Hawking.
Il film ripercorre la vita di Stephen Hawking – interpretato dal premio Oscar miglior attore Eddie Redmayne – celebre fisico, astrofisico e cosmologo.
Nel 1963 Stephen è un ricercatore presso l’Università di Cambridge. Nonostante sia profondamente assorbito dalla ricerca di un’equazione unificatrice che spieghi la nascita dell’universo, l’incontro con Jane Wilde, Felicity Jones, lo scuote dai suoi studi. Stephen, infatti, si innamora di lei e le chiede di accompagnarlo al ballo di primavera, dove la coppia si scambierà il primo bacio sotto le stelle.
Da quella sera inizia un’intensa storia d’amore ostacolata, tuttavia, dai primi sintomi della comparsa della atrofia muscolare progressiva.
Nonostante le difficoltà quotidiane prodotte dalla sindrome, Jane decide di restare al fianco di Stephen e accetta di sposarlo. Il cosmologo non perde la sua lucidità e presenta una nuova teoria sull’inizio e la fine dell’universo, suscitando l’ammirazione del mondo scientifico.
Parallelamente Jane, seppur orgogliosa di suo marito, inizierà a sentirsi oppressa dalle difficoltà di crescere due figli e badare a Stephen. La situazione famigliare e la salute di lui subiranno duri colpi.
Chi era Stephen William Hawking?
Stephen William Hawking nacque l’otto gennaio 1942 a Oxford da genitori istruiti. Mostrò una precoce attitudine per la matematica e la scienza. Aveva un’immaginazione attiva e adorava giocare a giochi da tavolo di sua invenzione. Da ragazzo aveva pochi amici con i quali, però, faceva lunghe discussioni e dispute su qualsiasi argomento, dai modellini telecomandati alla religione, dalla parapsicologia alla fisica.
A 17 anni entrò nella scuola materna dei suoi genitori. Senza troppi sforzi si laureò con lode nella materia scelta di Scienze naturali e proseguì per Cambridge, dove avrebbe conseguito il dottorato in Cosmologia. Nel 1963 a Cambridge le accresciute difficoltà nell’uso degli arti lo spinsero a sottoporsi ad accertamenti medici. La diagnosi fu terribile: sclerosi amiotrofica laterale, malattia che provoca la disintegrazione delle cellule nervose e con essa una morte rapida. Gli vennero concessi due anni e mezzo.
Nel 1965 sposò Jane Wilde, che per venticinque anni gli fece da moglie e da infermiera, dandogli anche tre figli. Sebbene la malattia sia progredita rapidamente e duramente, ironicamente ebbe un effetto positivo sul suo lavoro. Il suo libro “The Large Scale Structure of Space-Time”, pubblicato nel 1973 in collaborazione con il collega scienziato George Ellis, prese come base la Teoria della relatività di Einstein e sviluppò teorie sulla natura dei buchi neri, l’espansione dell’universo e la relazione tra spazio e tempo. Un difficile lavoro di fisica quantistica teorica.
Non ancora trentenne Hawking fu nominato membro della Royal Society. Alla fine degli anni ’70 ricoprì la cattedra di Lucasian Professor of Mathematics a Cambridge, una posizione fondata nel 1663 e occupata solo da 16 uomini prima di lui, incluso Isaac Newton.
Alla fine degli anni ’70 Stephen William Hawking aveva bisogno di cure costanti. Il suo discorso era diventato difficile da capire, i suoi muscoli si erano atrofizzati al punto da rendere impossibile persino nutrirsi e scrivere. Un attacco di polmonite e conseguente tracheotomia, nel 1985, peggiorarono ulteriormente le sue condizioni e perse completamente la voce. Un software tecnologico vocale diede a Hawking una voce parlante, un suono robotico che diventò così strettamente identificato per lui che scelse di continuare a usarlo anche quando diventarono possibili altri suoni. Morì il 14 marzo 2018.
Libri
- “Il grande disegno”
- “Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo”
- “L’universo in un guscio di noce”
- “La grande avventura dell’universo”
- “Breve storia della mia vita”